Regione Emilia Romagna
Accedi all'area personale
Seguici su
Cerca

Ugo Lunini

Lunini

Il primo Sindaco dopo la resistenza - 1945/1949

Il periodo storico

Liberata l’Italia, i partiti del Comitato di Liberazione Nazionale (C.L.N.) governarono per breve tempo con Ferruccio Parri come Presidente del Consiglio dei Ministri.

A Podenzano il sottocomitato Comunale di Liberazione il 18 maggio 1945 prese la decisione, vistata dal Comitato Provinciale di Liberazione, di nominare a capo dell’Amministrazione locale la seguente Giunta Comunale:

- Sindaco Ugo Lunini
- Assessore anziano Alfonso Romagnoli
- Assessore Dante Devoti
- Assessore Mario Volta 

Dopo pochi mesi, alla fine del 1945, assunse l’incarico di Presidente del Consiglio il democristiano Alcide De Gasperi che portò gli italiani – per la prima volta anche le donne – al referendum del 2 giungo 1946 per la scelta della monarchia o della repubblica con l’abbinamento delle elezioni per l’Assemblea Costituente.

Come è noto, la maggioranza degli elettori italiani si pronunciò per la repubblica con 12.717.923 voti (54,28%) contro i 10.719.284 (45,72%) per la monarchia. 
A Podenzano su 3.141 votanti, 1.827 (58,16%) votarono per la repubblica, mentre 1.035 (32,95%) votarono per la monarchia.

Per l’elezione della Costituente anche a Podenzano la fecero da leoni i partiti di massa: PSIUP con voti 1.155, DC con voti 984, PCI con voti 683. Le altre quattro liste presero pochi voti ciascuna. 

Le elezioni amministrative, svoltesi a Podenzano nello stesso anno, favorirono il blocco social-comunista (lista dell’Aratro con due mani) confermando a sindaco l’onesto Ugo Lunini. Sedici seggi andarono a tale lista e solo quattro alla lista democristiane.

Passata la bufera della guerra, partiti i Tedeschi, liberata l’Italia, la gente aveva voglia di fare di divertirsi di ricostruire, di riprendere insomma una vita più serena e stimolante. Infatti nel 1946 Podenzano si arricchì di un nuovo locale pubblico, precisamente del cinema-teatro “S. Giovanni Bosco”. 

Il vasto salone edificato fra le mura della vecchia chiesa parrocchiale per volontà dell’arciprete di allora mons. Ettore Zurla, e su progetto dell’ing. Righetti, fu considerato uno dei migliori locali pubblici della nostra provincia. 
In occasione della inaugurazione il coro della locale scuola di canto, sotto la guida del curato don Rino Faccioli, ha eseguito diversi brani celebri.

Inoltre furono realizzati vari spettacoli anche al Teatro Vittoria con la presenza tra gli altri del noto Egidio Carella e dei migliori concertisti della provincia. Non solo, ma si inaugurano in quell’anno due locali di danze all’aperto: l’ormai familiare “Giardino delle Haway” e la “Grotta Verde”.

Comunque la comunità di Podenzano non dimenticava i suoi figli caduti in guerra e per onorarne la memoria volle costruire un monumento. Il cippo marmoreo venne completato nel 1949 e costò un milione di lire. Il 2 maggio 1948 il Consiglio comunale aveva deliberato di dare un contributo di 200.000 lire per erigerlo.

A causa della improvvisa morte del sindaco Lunini, avvenuta nell’agosto del 1949, il Consiglio Comunale si riunì il 21 agosto per l’elezione del nuovo sindaco: risultò eletto Eugenio Tagliaferri.

 

Tratto dal libro di Mariano Andreoni, “Podenzano: uomo e territorio", Tep, 1986

 

Ultima modifica: giovedì, 11 aprile 2024

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Valuta da 1 a 5 stelle la pagina

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio !

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà? 1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2

Inserire massimo 200 caratteri